Federica Pellegrini testimonial Barilla

Il Gruppo Barilla e Federica Pellegrini hanno siglato oggi a Parma un accordo di collaborazione per i prossimi tre anni, dal 2010 al 2012: l'olimpionica sara' testimonial dei prodotti Pavesi. "La passione e l'impegno sono i due valori che caratterizzano la mia quotidianita' di atleta e che ho riscontrato in Barilla - ha detto Federica Pellegrini. Sono elettrizzata dall'accordo con un'azienda italiana che rappresenta l'eccellenza nel mondo: non vedo l'ora di essere coinvolta nei prossimi progetti di comunicazione, magari anche in TV". "I valori e la passione di Federica Pellegrini sono gli stessi che ispirano il nostro lavoro di tutti i giorni - ha detto Guido Barilla, Presidente del Gruppo alimentare. L'accordo con questa straordinaria atleta ci accompagnera' nel percorso verso le Olimpiadi di Londra del 2012". Nata a Parma nel 1877 da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla e' oggi tra i primi Gruppi alimentari italiani, leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi. Attualmente il Gruppo Barilla possiede 52 unita' produttive (13 in Italia e 39 all'estero) ed esporta in piu' di 125 Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno piu' di 2.700.000 tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Voiello, Pavesi, Alixir, Academia Barilla, Wasa, Harry's (Francia, Spagna e Russia), Lieken Urkorn, Golden Toast e Kamps (Germania), Misko (Grecia), Filiz (Turchia), Yemina e Vesta (Messico). Ai marchi di prodotto si affiancano i marchi Number 1, societa' del Gruppo specializzata in servizi logistici, e First per i servizi di vendita al dettaglio. La coerenza con principi e valori antichi ma sempre attuali, la gestione delle risorse umane come patrimonio fondamentale e i sistemi di produzione all'avanguardia fanno di Barilla una delle aziende alimentari piu' considerate nel mondo come espressione del "saper fare" italiano.

Fonte: AGI